Se non visualizzi correttamente la newsletter Clicca qui

Newsletter n. 2/2021

Quota d’iscrizione per l’anno 2022

Il 13 dicembre u.s. l’Assemblea degli iscritti ha approvato il bilancio preventivo predisposto dal Consiglio dell’Ordine.

Di particolare rilievo è la delibera del 9 novembre u.s. presupposta al bilancio con la quale è stata decisa la riduzione della quota di iscrizione da € 300,00 a € 250,00 per l’anno 2022, per tutti gli avvocati che non godono delle riduzione già deliberate per l’anno 2021. Con tale delibera è stata, tra l’altro, confermata la quota di € 150,00 per gli iscritti con meno di 40 anni di età e meno di 10 anni di iscrizione all’albo.

Tale misura è stata decisa per dare un segnale tangibile di vicinanza a tutti i Colleghi a seguito del durissimo 2020, al quale ha fatto seguito un 2021 non meno difficile, anni che è non è possibile comparare con i dati statistici degli anni precedenti, in quanto la crisi data dalla pandemia ha fortemente accelerato quella progressiva riduzione dell’attività forense che si era già rilevata.

Ricordiamo che, nonostante la crisi sanitaria, il nostro Ordine non ha potuto beneficiare di quegli interventi dati dalla normativa emergenziale per ridurre i costi strutturali, ma, grazie alla Cassa Forense, ha goduto di un contributo che consente, tra l’altro, di intervenire con il miglioramento della gestione delle attività dell’Ordine e con una offerta formativa senza oneri per i colleghi; l’utilizzo dei fondi si sovrappone, in parte, ad attività che sono state esposte nel bilancio preventivo in quanto attività istituzionali dell’Ordine, quali la formazione destinata agli iscritti ed altre come gli interventi di carattere straordinario nell’ambito dell’aggiornamento digitale delle attività di segreteria dell’Ordine.

Tale sovrapposizione ha consentito che tali voci risultino assorbite dai Fondi Cassa, determinando quel risparmio di spesa che ha portato, quale risultato, la riduzione dell’onere della quota di iscrizione per l’anno 2022.

Va sottolineato con orgoglio che il nostro Ordine ha sempre potuto contare sul versamento della quota in percentuali molto vicine al 100% (non è così in altri Ordini, anche vicini). La certezza del versamento di detto tributo è sempre stato fondamentale per poter pianificare l’attività istituzionale, in quanto anche la situazione di difficoltà soggettiva degli avvocati deve comunque conciliarsi con i costi di gestione di un ente pubblico non economico, quale l’Ordine (con tutto quanto ne consegue). Dati alla mano, la quota di iscrizione all’Ordine rappresenta negli ultimi anni circa il 60% dei ricavi su cui l’ente può contare per lo svolgimento delle attività istituzionali, per le quali le due voci principali sono i costi per servizi e i costi per il personale, per un totale di oltre un milione di euro nel 2021 solo per queste due voci. Risulta di tutta evidenza, quindi, che una riduzione “simbolica” della quota sarebbe apparsa irrisoria, a fronte di uno sbilancio non parimenti irrilevante nelle entrate, anche alla luce del fatto che raggiungere il pareggio di bilancio è impresa difficoltosa, per i costi strutturali dati dalle attività istituzionali e da quelle commerciali, quali la mediazione che svolge un servizio molto apprezzato dai colleghi che sempre più lo utilizzano, e per il quale l’Ordine ottiene risultati economici pari a circa il 3% dei ricavi.

Ci auguriamo che tale misura possa essere apprezzata dai colleghi tutti.

Relazione sull’Organismo di conciliazione forense

Il Consiglio dell’Ordine, con delibera in data 9 novembre 2021, al fine di consentire una risposta sempre più qualificata alle domande di mediazione che giungeranno ancor più numerose a seguito dell’entrata in vigore della riforma della giustizia attuata dal Ministro Cartabia, ha ritenuto di poter salvaguardare lo standard qualitativo dei nostri mediatori attuando percorsi formativi direttamente gestiti dall’Ordine: investire sulla formazione dei mediatori, in particolare sul loro aggiornamento potrà, infatti, favorire il conseguimento dell’obbiettivo di ottenere la definizione della controversia così da evitare il giudizio grazie al raggiungimento di un accordo.

Con la medesima delibera, il Consiglio, ritenuto di dover garantire ai mediatori iscritti al proprio organismo di mediazione lo svolgimento di un numero minimo di mediazioni così da assicurare la continuità nell’esercizio della funzione agli stessi assegnata mediante il corretto espletamento di almeno una decina di procedimenti di mediazione all’anno ha, altresì, deliberato che, a partire dal 1 gennaio 2022, non vengano più accettate domande di iscrizione nell’elenco dei mediatori della Camera di conciliazione istituita presso l’Ordine degli avvocati di Brescia, consentendo, al contempo, ai medesimi di mantenersi costantemente ed adeguatamente aggiornati attraverso corsi gratuiti per il loro aggiornamento direttamente gestiti dallo stesso Ordine.

Da settembre 2020 presso la nostra Camera di Conciliazione è stata istituita la mediazione familiare, con la finalità di aiutare le parti, coinvolte in un conflitto di natura familiare, a trovare un componimento della controversia che risolva la crisi familiare, con l’assistenza del proprio difensore, pervenendo a soluzioni condivise ed evitando in tal modo i lunghi tempi di un giudizio di separazione o divorzio, attraverso un percorso di mediazione gestito da mediatori-avvocati.

La mediazione familiare, seppur attivata in un periodo “emergenziale”, grazie ai 20 avvocati  mediatori familiari inseriti nell’organismo, ha sin qui ottenuto una buona risposta sia in riferimento al numero di istanze presentate che alla percentuale di accordi raggiunti. La competenza specifica e la capacità professionale dei nostri mediatori familiari ha, infatti, consentito di superare alcune “resistenze” anche grazie all’espressa previsione, contenuta nel regolamento, che le parti partecipino al procedimento di mediazione familiare con l’assistenza di un avvocato, la cui presenza è prevista come obbligatoria al primo incontro e a quello conclusivo.

In tal modo si confida che il procedimento di mediazione possa davvero e concretamente porsi come alternativo al giudizio instaurato innanzi all’Autorità giudiziaria, con tempi e costi di definizione della vertenza di gran lunga ridotti.

Commissione diritti umani

In occasione della precedente e prima newsletter concludevamo il nostro contributo auspicando una sempre più diffusa conoscenza dei molti e troppi abusi perpetrati nel mondo in danno degli avvocati e, contemporaneamente, delle iniziative messe in campo in particolare dall’O.I.A.D, di cui il nostro Ordine è membro sin dalla costituzione.

Torniamo pertanto e nuovamente sul tema segnalando che:

- martedì 23 novembre 2021, cinquanta talebani armati hanno preso con la forza il controllo dell'Afghan National Bar Association (AIBA), cioè il consiglio nazionale forense di quello sventurato Paese. Durante la loro violenta intrusione, hanno ordinato la verifica di tutti i contratti firmati dall'Ordine degli avvocati con gli stranieri. I talebani hanno anche sequestrato i fondi appartenenti ai 2.500 avvocati che finanziano l'Ordine. Queste azioni mettono seriamente in pericolo l'integrità dell'Ordine degli avvocati, i singoli avvocati ed il segreto professionale;

- l’O.I.A.D ha espresso la sua opposizione alla candidatura di Herminio “Harry” Roque Jr. alla Commissione di Diritto Internazionale delle Nazioni Unite. Come portavoce ufficiale del presidente filippino Rodrigo Duterte, che è attualmente sotto inchiesta da parte della Corte penale internazionale per crimini contro l’umanità per le uccisioni extragiudiziali e altre violazioni nella sua cosiddetta “guerra alla droga”, il signor Roque ha pubblicamente difeso e giustificato gli attacchi ai diritti umani, alla giustizia, al giusto processo e allo stato di diritto;

- il 15 settembre 2021, l'avvocato equatoguineano Gemma Jones è stata ingiustificatamente trattenuta dalla polizia, impedendole di intervenire alla Giornata internazionale della democrazia;

- l'Osservatorio ha presentato una candidatura per l'avvocato filippino Czarina Musni per il premio Martine Anstett per i diritti umani.

Per approfondire e per altre notizie: https://protect-lawyers.org/it/notizia/

Anno Nuovo … Nuovo AlmanAvvo!

Dopo il “salto” del 2021 a causa della pandemia, la felice iniziativa di SaverioCreaOnlus torna a rallegrare i muri dei nostri studi (e anche di quelli di non pochi giudici del nostro tribunale). Frutto di un’intuizione di Anna Bettini, realizzata grazie all’estro di Francesca Milana e al coordinamento di Stefano Bonetti, dalla fine del 2012 AlmanAvvo ha supportato l’attività benefica dell’associazione (fondata nel 2011), aprendo una finestra spesso ironica sulla vita degli avvocati bresciani allorché lasciano le “sudate carte” del loro – e nostro – lavoro.

Dopo la prima edizione, in cui colleghi uomini si spogliarono perché “Impegnati nella causa”, il palcoscenico fu lasciato alle nostre colleghe con “Appassionate alla causa” e quindi, anno dopo anno, “Dogs & Lawyers”, “Confuso con l’intruso”, “Colti in fragranza”, “La lobby dell’hobby”, “Io sto con Saveriocreaonlus” e “I luoghi del cuore”.

Il 2022 porta il titolo di “Lexdown”, in evidente assonanza con il lemma inglese che caratterizzò la fase più acuta della pandemia; ma il richiamo alla tradizione “nostra” è garantita da una citazione di niente meno che Piero Calamandrei, che in altre tristi temperie del nostro Paese ebbe a dire “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”.

I dodici scatti (frutto del sapiente obiettivo di Alberto Petrò) sono dedicati proprio al tema della libertà ritrovata, la quale può essere declinata in infiniti modi, dalla pratica dell’esercizio fisico all’utilizzo di un mezzo di locomozione fino al piacere, semplice quanto appagante, di una tazzina di caffè al bar.

Quest’anno il ricavato dalla vendita del calendario sarà devoluto ad ABE (Associazione Bambino Emopatico) per il progetto “Buon appetito, il pranzo è servito!”, con il quale vengono forniti buoni pasto al genitore che assiste il proprio bambino presso la struttura ospedaliera ove è ricoverato.

Per chi non lo avesse ancora fatto, il calendario potrà essere acquistato nella mattinata di mercoledì 22 dicembre al piano terra del Palazzo di Giustizia.

Anno Nuovo … Nuovo AlmanAvvo!

* * *

Per ogni contributo e suggerimento, è attiva la casella mail biblioteca@ordineavvocatibrescia.it

Brescia, 21 dicembre 2021

Ordine degli Avvocati di Brescia

Via S. Martino della Battaglia, 18 25121 - Brescia | 00887710176

biblioteca@ordineavvocatibrescia.it - Tel: 030 41503 - Fax: 030 290234

Gentile utente, ricevi questa newsletter a scopo informativo a fronte della tua registrazione a ordineavvocatibrescia.it sul nostro sito https://www.ordineavvocatibrescia.it/. Nel caso in cui non volessi più ricevere la nostra newsletter, clicca qui e sarai indirizzato al link per la cancellazione dell'indirizzo dal nostro database. Per ulteriori informazioni, puoi collegarti alla pagina https://www.ordineavvocatibrescia.it/privacy-policy
Clicca qui se non desideri più ricevere la nostra newsletter