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Newsletter n. 1/2023

Dopo 60 anni di professione

Superata la pausa (o meglio, il “buco nero”) dei due anni della pandemia, finalmente lo scorso 13 dicembre si è nuovamente tenuta la cena degli iscritti all’Ordine. E’ stata l’occasione per ritrovarsi e per premiare i Colleghi che hanno maturato quaranta, cinquanta e sessanta anni di iscrizione all’albo.

Dall’avv. Innocenzo Gorlani, che ha tagliato il ragguardevole traguardo dei 60 anni di iscrizione, sono arrivate queste parole, che pubblichiamo perché tutti gli iscritti le possano apprezzare.


Cari Colleghi, caro Presidente,
sono sinceramente commosso per il premio dei sessant’anni di professione e non posso che ringraziare di cuore tutti voi per questo festeggiamento che riservate a me e agli altri avvocati che oggi celebrano significativi traguardi di anzianità.
E’ una professione — quella dell’avvocato — che ho praticato sempre con il massimo impegno e la massima dedizione, e che ho amato e che oggi consiglierei, anche se è così diversa da quando ho iniziato, ad un giovane che fosse incerto nella scelta del suo percorso lavorativo.
Ho avuto la fortuna di avere grandi maestri — l’avv. Biemmi, l’avv. Landriscina, il prof. Conso; di compiere questo mio lungo tragitto professionale in compagnia di colleghi a cui sono stato legato da profonda stima e amicizia (voglio ricordare, in particolare Gianni Morabito, amico e compagno di scuola e poi collega di studio per tanti anni; Giuseppe Donati, mio primo praticante poi divenuto collega e amico; Giuseppe Onofri che mi ha rivolto un affettuoso messaggio di augurio; ma non voglio far torto ai tanti colleghi che vorrei ricordare come preziosi compagni di viaggio); di vedere la mia passione e il mio impegno proseguire nei miei figli e, oggi, nei miei nipoti.
Certo, dico cose scontate se sottolineo quanto la professione sia cambiata dagli inizi degli anni 60 ad oggi. Mi piace però ricordare che l’Ordine degli Avvocati di Brescia  è sempre stato in prima fila nello sforzo di offrire ai suoi iscritti una cultura forense    che non fosse soltanto l’acquisizione di tecnicismi giuridici e processuali, ma che contribuisse a formare una coscienza civile e una consapevolezza del fondamentale c
ruolo anche costituzionale dell’avvocato. In questo senso, ripenso con un po’ di nostalgia e altrettanto orgoglio agli incontri di cultura forense che, con il Presidente dell’Ordine dell’epoca Biemmi, abbiamo sempre organizzato, in qualche modo precursori della formazione obbligatoria e delle tante meritevoli iniziative a cui l’Ordine oggi dà vita.
Se mai potessi dare un consiglio ai giovani che oggi si accingono ad iniziare il loro percorso è di affrontare con passione e serietà il loro impegno, nella consapevolezza che quella dell’avvocato non è solo una professione, ma anche un ruolo insostituibile per assicurare a tutti il pieno inveramento dei diritti fondamentali.

avv. Innocenzo Gorlani


 

La consiliatura 2019-2022: attività in numero ed in dettaglio

Relazione della commissione formazione

Nel corso della consiliatura, la commissione formazione ha esaminato nr. 901 istanze, proposte dagli iscritti e dagli enti ed aventi ad oggetto: l’accreditamento degli eventi formativi, richiesto da associazioni ed enti con finalità formativa; il riconoscimento di crediti per attività formative non correlate alla partecipazione ad eventi formativi, nonché l’esonero dalla formazione, nei casi contemplati dalla legge.

Attività formativa proposta dall'Ordine

Il Consiglio dell'Ordine e le sue articolazioni, costituite dalla Scuola Forense e dal Comitato Pari Opportunità, hanno offerto gli incontri formativi di cui al LINK.
Le direttrici lungo le quali il Consiglio si è mosso sono state le seguenti:

  • da gennaio 2020 si sono introdotti incontri, a cadenza mensile, riguardanti temi deontologici ed ordinamentali, inizialmente in presenza, indi a mezzo della piattaforma nella disponibilità dell’Ordine. Si è scelta la fascia oraria del primo pomeriggio (ecco perché “caffè deontologico”), cercando così di dare seguito alle esigenze degli iscritti che trovano maggiori difficoltà a partecipare ad incontri nella seconda parte del pomeriggio. Dal punto di vista contenutistico, oltre a temi strettamente deontologici ed ordinamentali, si sono affrontati anche quelli di cultura giuridica e generale, significativi per l’avvocatura: in tale solco, si è inserito l’incontro con il prof. Tommaso Greco dell’Università di Pisa, autore de “La legge della fiducia. Alle radici del diritto”; quello con la dottoressa Anna Chiara Valle, autrice del libro-intervista con l’avvocato e parlamentare bresciano, Mino Martinazzoli, dal titolo  “Il cambiamento impossibile. Biografia di uno strano democristiano”; quello con il prof. Anselmo Palini, autore del testo dedicato all’avvocata salvadoregna Marianella Garcia Villas, uccisa per la sua attività di difesa degli ultimi;
  • si sono proposti incontri formativi, aperti anche alla collettività, nella prospettiva di valorizzare il ruolo sociale dell’Avvocato e la sua imprescindibile funzione nello Stato di Diritto, vale a dire della figura che rappresenta il trait d’union tra le persone, fisiche e giuridiche, ed il sistema giudiziario; la figura, cioè, deputata a percepire e tradurre in atto il bisogno di giustizia dei cittadini, nonché a tutelare le persone che si trovano già a contatto con il sistema giudiziario. Lungo tale direttrice si inscrivono varie iniziative: nel 2021, la trilogia dei “Diritti affievoliti. Giustizia, Sanità, Scuola”, le tre aree nelle quali, secondo il Consiglio, la pandemia era destinata a determinare i maggiori cambiamenti, come, effettivamente, possiamo registrare: tali incontri si sono svolti con il contributo di importanti professori di varie università italiane, autori di contributi pubblicati durante la pandemia , e con la collaborazione del Giornale di Brescia, che ha diffuso gli incontri attraverso i propri canali televisivi e social; a gennaio 2022 lo spettacolo teatrale “Clitemnestra”, su testo di Luciano Violante, intervenuto personalmente nell’incontro che ha preceduto lo spettacolo e nel quale si è affrontato il tema della pena e della disumanità delle pene eterne; da ultimo, l’incontro volto ad illustrare l’esperienza della delegazione forense, composta anche da avvocati bresciani, che ha assistito ai processi che lo Stato turco sta celebrando a carico di avvocati turchi, chiamati a rispondere dell’attività difensiva prestata nell’adempimento della loro funzione: incontro finalizzato a sensibilizzare anche la società civile sull’importanza della tutela e del riconoscimento della figura dell’Avvocato, che, libero ed indipendente, tutela il cittadino nel rapporto con il sistema giudiziario;
  • infine, nel corso della consiliatura, si sono offerti vari corsi, tenendo conto della varietà degli ambiti nei quali l’avvocatura bresciana svolge la propria attività: in materia di diritto dell’Unione Europea, di diritto dell’immigrazione, di diritto di famiglia, di diritto minorile, di modalità alternative di gestione del contenzioso, di inglese giuridico (tra l’altro, da fine 2021, senza costi per gli iscritti, come noto, in ragione del contributo che Cassa Forense ha elargito al nostro Ordine, con finalità in parte compensativa delle sofferenze arrecate dalla pandemia in terra bresciana). Si è, altresì, organizzato un incontro su un tema che, in varie forme e misure, coinvolge anche i sistemi giuridici, vale a dire quello dell’incidenza delle multiple espressioni dell’intelligenza artificiale: si sono prese le mosse da “Né intelligente, né artificiale. Il lato oscuro dell’IA”, scritto dalla studiosa Kate Crawford, e, con l’intento di esaminare varie applicazioni dell’IA nel sistema giuridico, ovvero le implicazioni dei sistemi di IA sulla società e le conseguenti e necessarie ricadute giuridiche, sono stati coinvolti, in ambito civile, il prof. Enrico Al Mureden, professore di diritto civile nell’Università di Bologna, autore, con il prof. Guido Calabresi, de “Driverless cars- Intelligenza artificiale e futuro della mobilità”; in ambito penale, il prof. Christoph Burchard, titolare della cattedra di diritto penale e processuale all’università di Francoforte sul Meno, autore di interventi sul tema ;  Nicola Lettieri, professore di informatica giuridica presso l’università Luiss e autore de “Antigone e gli algoritmi”; la professoressa Serena Quattrocolo, dell’università di Novara, studiosa dell’uso dei sistemi di IA.

Si aggiungano, infine, i corsi e gli incontri organizzati e curati dalla Scuola Forense, che ha dedicato anche particolare attenzione al diritto amministrativo nel corso dell’ultimo anno. Come noto, infine, la formazione si è arricchita dell’attività svolta dalle associazioni che a livello locale rappresentano parti dell’avvocatura e con molte delle quali ricorrono rapporti di collaborazione, che si sono svolti attraverso incontri periodici e misure di coordinamento delle possibili attività.

Relazione dell'Organismo di conciliazione dell'Ordine

Alla data del 20 novembre 2022 sono state presentate al nostro Organismo 1116 istanze di mediazione, per la maggioranza nelle materie per le quali è prevista l’obbligatorietà della mediazione come condizione di procedibilità ai fini della successiva instaurazione del giudizio.
Il dato più saliente riguarda il notevole incremento delle mediazioni svolte in modalità telematica: a fronte di circa 3000 incontri di mediazione, più di 2000 sono stati svolti in modalità telematica, ciò a conferma che la mediazione telematica intercetta sempre più frequentemente le esigenze di un collegamento da remoto, dalla sede dei propri studi, dei colleghi che assistono una parte in mediazione, anche dopo il venir meno dell’emergenza sanitaria che aveva reso necessario l’espletamento in tale modalità dell’incontro di mediazione.
La mediazione telematica sarà, dal 30 giugno 2023, regolamentata dall’art. 8 bis del d.lgs 28/2010 introdotto dalla riforma Cartabia che consentirà l’espletamento della mediazione in modalità telematica solo se tutti i soggetti, ivi comprese le parti private, siano dotate di un dispositivo di firma digitale.
Proprio per conformare al dettato normativo l’espletamento della mediazione telematica del nostro organismo, l’Ordine ha in corso di realizzazione la piattaforma attraverso la quale anche le parti private sprovviste di firma digitale possano, se richiesto, partecipare da remoto all’incontro di mediazione e sottoscrivere il verbale e l’eventuale accordo mediante firma digitale.
Nel 2022, al fine di garantire la sempre miglior formazione dei mediatori del nostro organismo, l’Ordine ha organizzato un corso di aggiornamento riservato ai mediatori stessi con spese a carico dell’Ordine; corso che ha consentito ai mediatori di conseguire l’aggiornamento obbligatorio a cui sono tenuti attraverso 3 giornate di formazione di 6 ore ciascuna, svoltesi in presenza e curato dalla Camera arbitrale di Milano.
Dai rilievi statistici relativi alle istanze di mediazione si evidenzia un incremento sia delle mediazioni volontarie, sia delle mediazioni delegate che delle mediazioni che si concludono con un accordo.
Dati questi che confermano un cambio di passo dell’istituto che viene sempre di più accolto come uno strumento alternativo al ricorso all’autorità giudiziaria, in quanto strumento che ben può evitare le lungaggini ed i costi di un giudizio, soprattutto in materie quali le successioni ereditarie e le divisioni.
Altrettanto può affermarsi per la mediazione familiare, inserita nel nostro Organismo lo scorso anno: le domande di mediazione familiare, pur avendo numeri esigui (complessivamente 18 ad oggi) stanno incontrando sempre più l’interesse dei colleghi che si rivolgono a mediatori familiari-avvocati al fine di risolvere conflitti familiari spesso molto delicati. Tali mediazioni, infatti, nel 90% dei casi, si sono concluse con un accordo siglato anche dagli stessi difensori delle parti.
I mediatori familiari del nostro Organismo, a cui l’Ordine ha riservato un corso di aggiornamento con oneri a proprio carico, al fine di uniformarne la formazione, hanno ritenuto, altresì, di istituire uno sportello informativo, che si tiene nel pomeriggio del lunedì dalle ore 14.00 previo appuntamento, a cui ogni collega potrà rivolgersi per eventualmente ricevere tutte le delucidazioni di cui necessiti prima del deposito dell’istanza di mediazione familiare.

STATISTICHE

Relazione della commissione patrocinio a spese dello Stato

Le richieste di ammissione al patrocinio a spese dello Stato sono un interessante indice dello stato della società, dell’economia e della giustizia nel nostro Paese. Le istanze esaminate sono state oltre 10.000; in ogni caso, oltre al dato numerico, è significativo confrontare i dati con le istanze presentate anche negli anni precedenti, a far data dal 2011.
Senza entrare nel merito della tipologia delle controversie per le quali è stata presentata la domanda (ed i cui dati specifici sono a disposizioni di chi vi abbia interesse), pare doveroso pubblicare i dati relativi ai numeri complessivi, alle istanze presentate nell’interesse dei minori e a quelle relative a stranieri presenti sul territorio.

STATISTICHE

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Per ogni contributo e suggerimento, è attiva la casella mail biblioteca@ordineavvocatibrescia.it

Brescia, 21 gennaio 2023

Ordine degli Avvocati di Brescia

Via S. Martino della Battaglia, 18 25121 - Brescia | 00887710176

biblioteca@ordineavvocatibrescia.it - Tel: 030 41503 - Fax: 030 290234

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